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QUANTUM JET: ANCORA UNA NOVITA’ DA TAFTHOBBY

  • sandrocacciola
  • 23 gen 2015
  • Tempo di lettura: 5 min

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Jet ventola elettrica 90mm adatto a piloti medi. Peso circa 3,1kg in ordine di volo. Dimensioni 1267x1389mm. Propulsione elettrica Edf Taft-Hobby 90mm 11 pale, motore BL3541 KV1450. Carrelli retrattili elettrici in metallo con gambe ammortizzate, Esc e Ubec, servi 9g metal gear digitali. Produttore Taft-Hobby (http://www.taft-hobby.com).

Filmato del volo:

http://youtu.be/pdsLeO5aUlo

Testi e foto di Sandro Cacciola

Come promesso nella mia ultima recensione del Walkyrie Jet, ecco oggi il nuovo arrivato in casa Taft-Hobby (http://www.taft-hobby.com): il Quantum Jet, un singolare (ma non molto) biplano a ventola intubata che si ispira al fratello maggiore della Tomahwak che usa la propulsione a turbina e che ne riporta anche le insegne sulla fusoliera ed il timone. Ancora un prodotto in EPO che risulta ad oggi il materiale preferito da tanti produttori di aeromodelli di fascia media per le sue qualità di resistenza e di estetica che ne permette ormai una verniciatura priva di sbavature e abbastanza uniforme. L’EPO consente poi ai produttori di contenere i costi di costruzione che di conseguenza si riflettono sul prezzo finale. Il Quantum fa parte del tris di nuovi jet della TaftHobby che fanno la loro comparsa sul mercato ad inizio di 2015 (oltre al Quantum il Valkyrie, che è stato oggetto della mia scorsa recensione, e lo Scorpion che dovrebbe essere disponibile a breve.

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Le caratteristiche

Anche questo Quantum viene commercializzato in versione PNP, pronto al volo, e necessita solo del collegamento alla ricevente per essere collaudato. Ha un’ apertura alare inferiore di 1109mm e superiore di 1267mm per una lunghezza della fusoliera di 1389mm per un’area alare totale di 46,6 D㎡. La motorizzazione è affidata alla collaudata ventola da 90mm ad 11 pale che equipaggia sia il Viper che il Valkyrie e che abbinata ad un motore brushless Motor: BL3541 KV1450 fornisce con 6 lipo una spinta più che sufficiente per un bel volo. Il regolatore istallato di serie è un 80ampere con Ubec separato da 80A che provvede ad alimentare sia Rx che carrelli retrattili. I servi installati sono 9 in totale tutti da 9 grammi digitali con ingranaggi in metallo; completano il kit i carrelli retrattili in metallo con gambe molleggiate sempre in metallo e sequencer per portello anteriore (quelli alari non hanno chiusura dei vani di ritrazione). Buona la finitura esterna e la colorazione del modello che risulta brillante e compatta nella struttura; un po’ delicate le colorazioni realizzate con pellicola sottilissima che se non trattate con attenzione rischiano di staccarsi in alcuni punti. Le parti verniciate direttamente sull’Epo, invece, non hanno alcun problema.

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L’assemblaggio

Aperto lo scatolone trovate nella confezione la fusoliera intera con capottina e semi riproduzione del copkit che si apre a scatto, le due ali, i piani di quota in unico pezzo e il verticale, oltre ai due supporti alari che collegano ala inferiore a quella superiore. Per montare il Quantum occorrono 15 minuti e non è necessario utilizzare colla. Tutte le parti si bloccano in sede con le viti fornite nel kit. Si inizia dal timone orizzontale che dopo aver passato le spinette delle parti mobili in fusoliera si blocca in posizione. Si procede poi con il verticale per poi passare alle ali. Prima quella inferiore, poi i supporti alari in plastica (attenzione che hanno un senso e dovete controllare che gli scassi corrispondano in lunghezza ai supporti) e infine quella superiore che si blocca in fusoliera con due viti e ai supporti alari. Il tutto una volta assemblato risulta ben saldo.

Si passa poi ad effettuare i collegamenti delle spinette dei servocomandi. Le ali inferiori hanno un collegamento pluricontatto che va inserito nella apposita basetta in fusoliera (come in figura) ed una spinetta servo femmina alla quale va collegata la spinetta maschio che trovare nell’ala superiore: i servocomandi degli alettoni infatti sono in un unico canale e vengono “replicati” con i connettori, come quelli di ruotino e direzione: questo per consentire di utilizzare sul modello una Rx anche da 6 canali; se invece desiderate utilizzare canali separati per alettoni superiori e inferiori dovrete modificare i cablaggi dei cavetti (cosa tra l’altro molto semplice ma da effettuare prima dell’assemblaggio delle ali). Io ho mantenuto tutto come da kit per effettuare le prove “reali”.

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La prova in volo

Dopo aver atteso una “finestra” utile nel pessimo tempo di gennaio, finalmente un giorno di sole (ed un po’ di vento) per il collaudo del singolare biplano a ventola intubata di Tafthobby. Batterie installate le solite Nano-Tech 5000Mah 6S 35C con già qualche scarica al loro attivo. Dopo la verifica del baricentro (che ho tenuto come indicato dalle istruzioni allegate da TaftHobby) ho spostato di circa 3 centimetri indietro il pacco batterie dalla fine anteriore della basetta in legno dove vengono fissate in quanto portandole tutte in avanti il modello risultava staticamente leggermente picchiato.

Il decollo avviene con modalità identiche al Viper e Valkyrie di Tafthobby, e cioè dopo circa 40 metri di pista asfaltata dando progressivamente motore per non provocare una rotazione sull’asse di imbardata. Il gruppo propulsore spinge bene e nessun problema a prendere quota. Una volta in volo con i carrelli ancora fuori mi accorgo che il modello tende a scivolare a destra di timone, cosa che invece non avviene con i carrelli retratti. Leggermente ancora picchiato necessità di un trim maggio di alcuni “beep” di alettoni e appunto timone, poi retraggo i carrelli (avevo approntato due condizioni di volo proprio nella consapevolezza che i carrelli estratti ed il portello anteriore aperto avrebbero potuto innescare comportamenti diversi che con i carrelli dentro. Ed infatti così è stato. Una volta centrato nelle due condizioni di volo mi posso dedicare alle prove e devo dire che il Quantum si difende molto bene anche se le forze dinamiche legate alle due ali sfalsate ed alla superficie laterale dei piloni alari si notano specialmente in virate più veloci che portano il modello ad “auto livellarsi”, cioè a tendere a ripristinare la condizione di ali orizzontali. Basta qualche giro di campo però per “prendere le misure” e divertirsi. L’atterraggio non richiede particolari attenzioni se non quella di aver preso dimestichezza con qualche passaggio lento per saggiare l’approccio ma lo stallo è prevedibile e la maggiore superficie alare consente un sufficiente controllo.

Il Quantum non si può dire che non si faccia notare sia a terra che in volo perché la sua originalità delle linee che derivano dal fratello maggiore originale Tomhawak a turbina (discutibili e ovviamente suscettibili di piacere o meno) lo distinguono ed attraggono l’attenzione. La componentistica installata è all’altezza degli altri modelli di Tafthobby con i carrelli che funzionano precisi e robusti, gruppo propulsore ben dimensionato ed assorbimenti nella media delle ventole 90mm multipala che non esagerando con il gas consentono di volare per circa 5 minuti (ma molto dipende dallo stato e la qualità delle batterie).

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Giudizio dunque positivo e un plauso a Tafthobby che con gli ultimi suoi jet (il Valkyrie prima, il Quantum adesso e lo Scorpion che sta per arrivare)si distingue da altre aziende per il coraggio di sperimentare e di mettere in commercio prodotti completamente innovativi che la sottopongono a nuovi e sempre severi giudizi degli utilizzatori finali, noi incontentabili aeromodellisti!

Sandro Cacciola


 
 
 

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