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CONVERSIONE EDF GRYPHON REDWINGS JET

  • sandrocacciola
  • 8 dic 2014
  • Tempo di lettura: 4 min

Livrea (1).JPG

Tipo aeromodello: Jet Edf 120mm

Adatto a: Piloti esperti

Pesi: circa 8,9 kg in ordine di volo

Dimensioni: 2000x2000mm.

Propulsione: Edf Fiendfan 120mm 17 pale (http://www.3dfrezovani.cz)

Batterie e Esc: AlienPowerSystem (www.alienpowersystem.com). Batterie 2x6S 6300Mah 35C. Esc Alienpower 200Opto HV 3/16S

Video del collaudo:

https://www.youtube.com/watch?v=gi5OrJttke0

Il kit di conversione EDF.jpg

Testi e foto di Sandro Cacciola

L’idea mi è venuta in mente osservando il mio Gryphon Redwings Jet 2x2 appeso al soffitto in laboratorio privato della turbina che è andata a motorizzare un vipere 2x2. E se lo facessi elettrico? mi son detto. Bhe la cosa si poteva fare visto che la prima esperienza con conversioni elettriche di modelli di queste dimensioni (era un 339 2x2mt.) era riuscita bene con mia grande soddisfazione.

Presa la decisione in questi casi le prime cose da valutare sono una previsione abbastanza esatta dei pesi finali del modello convertito e la conseguente motorizzazione che avrei dovuto scegliere per il mio Gryphon Redwings. Ormai conosco fin troppo bene i maggiori produttori di ventole elettriche sul mercato ma per questo nuovo progetto volevo trovare qualcosa di nuovo da installare sul modello, ventola capace di stuzzicare la curiosità dei modellisti e magari poco conosciuta nel settore. Mi son messo dunque con pazienza a navigare tra forum, siti web e magazine online per vedere cosa offriva il mercato di particolarmente ac cattivante. E’ così che mi sono ritrovato ad ammirare una vera opera d’arte di un produttore della Repubblica Ceka, Jan Duda, che produce la sua stupenda Fiendfan 120mm 17 pale tutta in carbonio (http://www.3dfrezovani.cz) anche molto bella da vedere. 180 grammi di peso e dimensioni contenute. Ecco quello che mi occorreva per il mio Gryphon. Vista e presa! Jan si è dimostrato subito disponibile fornendomi dati e misure della ventola e consigliando la motorizzazione da lui già testata: Het 800-68-685 che con 12S promette più di 8kg di spinta.

Ventola 17 blades Jan Duda repubblica ceka.jpg
Ventola montata.jpg

Passo successivo la scelta del regolatore e delle batterie. Anche in questo caso la scelta ha seguito criteri di uscire dagli schemi e dai consueti brand. L’occasione me l’ha data un appassionato di modellismo che ha fatto di questo hobby la sua professione: Bruno Tollot, un italiano che si è trasferito in Inghilterra per aprire la sua attività di commercio online di prodotti modellistici creando la AlienPowerSystem (www.alienpowersystem.com) specializzata in propulsione elettrica nei diversi settori (auto, aerei, scafi ecc). Vi consiglio vivamente di dare un’occhiata ai prodotti che ha in catalogo. Bruno si è dimostrato subito interessato e mi ha consigliato su cosa poter installare sul modello in merito a regolatore e batterie. In particolare sui regolatori HV AlienPowerSystem ha una varietà di modelli per tutte le applicazioni e, cosa ancora più interessante, offre anche la possibilità di realizzare Esc personalizzati per qualsiasi esigenza. Davvero notevole. La scelta delle batterie è andata sul brand proprietario di Bruno Tollot, le “Alienpower” che Bruno fa confezionare appositamente per la sua azienda e che hanno requisiti di scarica molto accurati. “Le mie 35C – mi ha sottolineato Bruno – sono effettivamente 35C di scarica mentre spesso si trovano in commercio prodotti di varia natura che promettono C di scarica che in realtà non riescono a dare.

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Regolatore dimensioni (1).jpg
Schermata programmazione esc.jpg

Raccolto tutto il materiale di cui avevo bisogno ho iniziato l’assemblaggio del modello tenendo conto che, visto i cambiamenti di pesi con la sostituzione della turbina con la ventola, avrei dovuto “giocare” con la posizione dei due pacchi batterie da 12S. L’allestimento è stato abbastanza agevole anche se le prime prove della ventola mi hanno riservato qualche sorpresa. Una volta montata sul modello la Fiendfan è stata collegata direttamente ai condotti di aspirazione con un raccordo in epoxy per dare continuità al flusso. Ho poi effettuato le prime prove ed ho scoperto che la ventola assorbiva “solo” 100amp a pieno regime mentre per avere i circa 8kg di spinta avrei dovuti averne 130. Ho provato a sostituire le batterie con un altro pacco nuovo ma senza miglioramenti. Ho smontato la ventola e montata su un supporto per una prova fuori dal modello e gli assorbimenti sono rimasti invariati. Ho dunque contattato Jan Duda, il produttore della ventola, che è rimasto sorpreso, come pure Bruno Tollot di Alienpowersystem il quale mi ha detto di verificare il software del regolatore. Ma tutto invano. Tutto funzionava bene ma la ventola non esprimeva il suo massimo. Jan mi ha poi suggerito di testare la ventola con il suo labbro d’ingresso e, una volta arrivato, ha svelato il mistero: la Fiendfan 120 ha erogato ben 130 ampere di assorbimento a 42,5 volt per 5500 watt circa di potenza con una spinta di circa 8kg. Impressionante. Questa ventola per dare il massimo necessita del suo labbro oppure di condotti di aspirazione più generosi (cosa che non ha il Gryphon).

Basetta elettronica essenziale.jpg
Regolatore.jpg
Ventola e presa d'aria.jpg

Tutto ok dunque. Il modello non ha richiesto aggiunta di peso per la centratura con le due batterie messe “in linea” (vedi foto) e ha fatto registrare 9 kg scarsi al decollo. Il tempo di aspettare una bella giornata e poi via al campo per vedere come vola il Gryphon Redwings elettrico. Il collaudo non ha riservato sorprese e il decollo è avvenuto in circa 50 metri senza incertezze. La ventola spinge bene ed il suono è molto realistico (tipo turbina). Il volo non presenta particolari differenze rispetto alla turbina ma ha dalla sua la possibilità di avere un motore sempre pronto e senza ritardi di spinta in qualsiasi situazione critica. Le salite in verticale sono buone e nel volato si può volare a metà gas.

Ventola con labbro (3).jpg
Ventola con labbro (2).jpg
SDC10510.jpg
IMG_1049.jpg

Quello che mi ha colpito di più in tutto questo lavoro è stato il rendimento della ventola: 130ampere da fermo ma nel volato ha fatto registrare un assorbimento medio di 60 ampere. Sì, avete capito bene, 60ampere tanto che dopo 4,5 minuti di volo avevo consumato poco più di 4500mah. Fantastico! Le batterie 6300 consentono di volare in sicurezza 5,5 minuti avendo come residuo quasi 1000mah. Ottime le risposte delle batterie Alienpower che all’atterraggio erano a temperature normale, come pure ilo regolatore che nonostante on avesse una areazione ottimale non era eccessivamente caldo.

Conversione riuscita, dunque, e bene! Adesso il Gryphon è più ecologico, più leggero e più pronto nella risposta. Niente kerosene e fiamme ma solo il potente suono della sua ventola. Segno che ormai le due motorizzazioni si equivalgono. Come pure la spesa…

Sandro Cacciola


 
 
 

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